Ho paura..
Di non guarirti
Ho paura..
Di non poter curare tutti
Ho paura
Di non poter scegliere
Ho paura
Di dover fare una scelta
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Noi non ci arrenderemo
Da una infermiera di Pronto Soccorso.
Avevamo altre preoccupazioni, pensavamo a ferie, a week-end, alle cene, alle feste. Avevamo altri programmi, e non pensavamo alla bufera. Non pensavamo allo sconvolgimento delle nostre vite. Non pensavamo all’annullamento dei programmi di mesi. Siamo stati assaliti in poco, pochissimo tempo. Siamo stati travolti. Siamo stati presi alla sprovvista, perchè non ce l’aspettavamo, fisicamente ed emotivamente.
Abbiamo subito capito, già dai primi pazienti, che non sarebbe stato facile.
Non ci rimaneva che farci forza, unirci, fare squadra per farci carico della nuova situazione.
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E’ un inferno e non può ancora finire
Non riesco a dormire, non ho mai avuto problemi di sonno, penso sempre a tutti quelli che non ho potuto aiutare.
Ho dovuto scegliere chi salvare e chi no.
Ho avuto paura di morire anch’io.
È un mese che non vedo nessuno fuori dal lavoro compreso mio figlio e mia moglie. Leggi tutto “E’ un inferno e non può ancora finire”
Qualcosa di utile in una storia immensa
La sensazione iniziale è stata quella di grande entusiasmo, la consapevolezza di poter fare qualcosa di utile in una storia immensa e incomprensibile e tragica…fare la mia parte, al massimo della tenuta fisica…poi subentra l’inevitabile stanchezza, ma purtroppp e soprattutto la netta sensazione che nonostante tutti gli sforzi, questa storia non riusciamo a cambiarla, che c’è qualcosa che non controlliamo e che è ineluttabile….impotenza pura, terribile! Leggi tutto “Qualcosa di utile in una storia immensa”
Tempo ed esperienza
Sono un’infermiera che si trova da poco ad affrontare pazienti covid positivi in terapia intensiva. Fino ad un mese fa ero un’infermiera che aveva da sempre lavorato nei blocchi operatori di varie città, nessuna esperienza di rianimazione. Ecco, io sono una di quelle trasferite di reparto per fronteggiare questa situazione. Mi ritrovo in un ambiente nuovo, con delle colleghe esperte che poverine si trovano a dover lavorare con gente come me che si trova spaesata, a cui viene richiesto di essere il più indipendente possibile su terapie, pompe infusionali e gestione di questi pazienti. Leggi tutto “Tempo ed esperienza”
… ma poi crolli
Nell’immaginario mi piacerebbe avere mille mani e piedi e poter aiutare tutti e contemporaneamente, ma più spesso ci si trova a dover stilare delle priorità di intervento e “scelta” del pz a cui dare l’ultima cpap che hai a disposizione.
È massacrante fisicamente ma soprattutto emotivamente in quanto nessuna vita ha più valore di un’altra, ma ogni vita VALE. Leggi tutto “… ma poi crolli”
Solo gli occhi
Passato tutto questo, non ricorderò i turni massacranti o le notti insonni o la ginnastica coronarica quando sai di non poter intubare un paziente che avresti rianimato in qualsiasi altra situazione. Ricorderò solo gli occhi: gli occhi dei colleghi, degli infermieri, dei pazienti. Che ti guardano cercando le stesse conferme che cerchi tu nei loro.
Solo quelli, terribilmente bellissimi.
Non c’è mai un male che non sia un bene
Quando tutto questo si è scatenato, stavamo terminando la fase due del progetto intensiva 2.0 ed eravamo contenti delle modifiche di comunicazione che eravamo riusciti ad apportare. Una nuova sala d’accoglienza, la musicoterapia, tante lettere di stima, lo stupore negli occhi dei parenti per le attenzioni, una rianimazione semiaperta… Ora sembra un campo di battaglia dove la relazione con le famiglie è l’ultimo dei nostri pensieri. Eppure la voglia di comunicare non si è fermata. Grazie alla generosità della gente abbiamo acquisito dei tablet per permettere ai pazienti che si svegliano di “vedere” i propri cari. E piano piano i medici stanno capendo che è importante il mezzo anche per comunicare le notizie, vedere in faccia i parenti soprattutto quando si comunica la morte. Leggi tutto “Non c’è mai un male che non sia un bene”
Con il nostro impegno lasceremo un seme
Fino a poco più di un mese fa non avevo la percezione di quello che stava per accadere, di quello che stava per travolgere la mia vita, la mia città, il mio Paese, il mondo. La pandemia da SARS-CoV-2 sta provocando uno stravolgimento che ci coinvolge a 360°gradi come professionisti della sanità e come esseri umani. Siamo messi a dura prova in ogni scelta professionale e privata.
Ecco alcuni esempi di quotidiano vivere; turno in centrale operativa mi passano una chiamata, è una figlia, ha i genitori anziani chiusi nella loro casa con la febbre da 8 giorni. Lei vive a pochi chilometri di distanza, è in quarantena, il marito è ricoverato in terapia intensiva per una polmonite interstiziale da COVID19. Dottoressa ho paura (sta piangendo), che si fa con i miei genitori? Leggi tutto “Con il nostro impegno lasceremo un seme”
Corrono veloci nei miei ricordi
Sono un’infermiere di Anestesia che lavora a […] da circa 1 anno e mezzo. Ed proprio da questo anno e mezzo che vorrei partire. Probabilmente 1 anno fa, non mi sarei immaginato una cosa simile. Manco ci pensavo a una roba del genere trovarmi una bel pomeriggio a dover correre per l’ospedale con una tuta che manco un’astronauta ad intubare uno dei tanti COVID, ed è lì che è cominciato tutto. Angoscia, strazio. Due su tante emozioni che ho provato. Leggi tutto “Corrono veloci nei miei ricordi”