Domani dopo 3 mesi vado in ferie, non credevo fosse possibile

Domani vado in ferie dopo 3 mesi, giorno più giorno meno, da quel 21 febbraio in cui iniziò lo tsunami. Durante quei giorni non credevo che fosse possibile, 3 mesi fa non credevo ce l’avremmo fatta. Fino al 21 febbraio sinceramente la mia scuola di pensiero era la mia solita tranquilla e senza isterismi, tanto è come l’influenza, non avevo colto la portata devastante che avrebbe avuto nelle nostre vite la Sars- COV2. In quei mesi sono venuta a lavoro tutti i giorni, ho visto decine di facce, indossato ogni tipo di mascherina imparando a classificarle in base a quanto ti lasciano segni e ti graffiano il viso, ho monitorato la mia dispnea mentre salivo le scale ri-inalando la mia Co2, ho sudato nelle tute bianche, ho consumato un quantitativo spropositato di guanti, mi sono lavata le mani milioni di volte, mi sono rifugiata nei terrazzi in cerca d’aria, ho fatto respiri profondi, ho ricacciato indietro le lacrime, mi sono scese lacrime inconsapevoli e incontrollate durante le consegne, ho avuto l’angoscia nel venire al lavoro, ho ripensato per giorni ai pazienti a cui non potevo dare nessuna speranza, ho detto che sarebbe andato tutto bene, mi si è stretto lo stomaco parlando al telefono con le mogli, con i figli e le figlie, la sera ho sempre perso coscienza sul divano, ho avuto incubi che erano migliori della realtà, mi sono arrabbiata, mi sono fatta il sangue amaro contro la gente in giro contro i colleghi, gli ascensori in cui non entravano i letti, ho salito milioni di scale, ho intubato in situazioni precarie in medicina, in ortopedia, ho viaggiato in ambulanza, ho visto un aereo militare, ho dormito nella stessa stanza in cui il giorno prima c’era una salma, ho visto troppi morti, ho dato l’estrema unzione, come estrema ratio ho dato la mia umanità quando non potevo fare altro, ho pregato nella mia a-religiosità,. Mi sono dovuta ripetere ho fatto tutto il possibile, non potevo fare di più. Domani dopo 3 mesi vado in ferie, non credevo fosse possibile.