Report da una trincea qualunque di un paese in guerra

di Davide Tizzani (da EMpillsblog)

1. Ho scoperto la paura.
Siede vicino a me in macchina quando salgo per dirigermi a lavoro.
Si cambia nell’armadietto vicino al mio nello spogliatoio maschile. Indossa una divisa monouso blu, proprio come la mia. Poi mi fissa durante i miei turni, in sala emergenza o negli ambulatorio dei codici verdi, nella parte sporca o in quella pulita di un pronto soccorso ferito. Leggi tutto “Report da una trincea qualunque di un paese in guerra”

Anche noi adesso abbiamo gli stessi visi segnati dei colleghi cinesi

Sono infermiera da poco più di tre mesi. Ho avuto la grande fortuna di poter iniziare a lavorare dopo pochi giorni dalla mia laurea in ospedale prima in un reparto di chirurgia d’urgenza poi in medicina interna. Al mondo del lavoro non ti ci prepara nessuno, soprattutto nessuno ti prepara al forte impatto emotivo che affronterai nell’essere tu il “responsabile”. Ma col tempo ti ci abitui, impari a prendere le misure, impari a levarti la divisa e non ripensare continuamente se avessi portato a compimento tutto ciò che avresti dovuto fare.
A fine Febbraio arriva in Italia l’emergenza Covid, fino a poco tempo prima ne sentivamo parlare ai telegiornali e continuavamo a vedere quelle immagini spettrali delle città Cinesi semi deserte e di quei colleghi con i visi stanchi e segnati dalle mascherine, tutto un po’ surreale e sembrava quasi impossibile che potesse arrivare fino a noi. E invece eccolo lì, con tutta la sua virulenza è arrivato. Leggi tutto “Anche noi adesso abbiamo gli stessi visi segnati dei colleghi cinesi”

La faticosa gioia di servire chi soffre

Che strano! Io che mi ero dato come obiettivo “ultimo” del mio fine carriera da rianimatore quello di avviare una cosi’ detta Terapia Intensiva Aperta, mi ritrovo, ora, a tentare di gestire una Terapia Intensiva che proprio di aperto non ha nulla! Provvisori ospiti in un meraviglioso e umano reparto di Malattie Infettive, con persone malate lontano dai propri parenti, isolati, e noi tutti chiusi nel proprio “scafandro” avvolti da questa atmosfera cosi’ ovattata e strana. Leggi tutto “La faticosa gioia di servire chi soffre”

“La mamma sembra un panda”

“La mamma sembra un panda”

Oggi Koki ha commentato così al suo papà che gliela faceva vedere, questa foto di me al lavoro. Ero a meno di metà della mia vestizione, in una fase che mi consente ancora di mettere le mani sul telefono e di comunicare con casa mia.

Mi sono ripromessa più e più volte di non indulgere in un trend oramai comune (e divenuto sinceramente un po’ noioso, ma diffuso in tanti social-sanitari) di divulgazione delle attività di reparto (ai limiti della violazione di riservatezza e segretezza imposti dalla deontologia e dal contratto che abbiamo firmato con le nostre Aziende), di comunicazione di stati d’animo e bollettini “dal fronte”, di selfie in divisa e/o con le assurde vestizioni in cellophane che questa epidemia ci impone (selfie per altro vietati SEMPRE dalla deontologia e dalla legge). Leggi tutto ““La mamma sembra un panda””

Aspettando l’impatto di uno tsunami

Ogni mattina, Sabati e Domeniche comprese, la nostra “squadra” di Anestesisti ed Intensivisti si riunisce… scambiando i pensieri stanchi con idee fresche, creando posti che non ci sono, trovando soluzioni a problemi insormontabili… costruendo un piano che sappiamo, entro qualche ora, gioco forza fallirà e dovrà essere cambiato, di nuovo! Riprogettato ed ancora rilanciato. Come una scommessa.

Ci si scambiano le esperienze, il vissuto, quello che “ho imparato ieri”. Le paure.
Si cominciano a vedere conoscenti, colleghi, che mai avresti pensato di vedere là… Sull’ altra sponda del fiume, mentre arriva l’ onda di piena, e speri che questa non faccia danni. Leggi tutto “Aspettando l’impatto di uno tsunami”

Ora è proprio casa nostra nel pieno dell’incendio

Non so ancora bene cosa faccia più male, se vedere un così grande impegno umano e professionale che da scarsi risultati clinici, se vedere persone morire senza i propri cari accanto, se sentire i parenti di qualcuno spiegandogli come vada il proprio congiunto, o se stare in isolamento dai propri figli e dalle proprie famiglie…ho fatto numerose missioni umanitarie, ho vissuto situazioni simili…ma sempre con l’inconscia consapevolezza che sarei tornato a casa,dove tutto sarebbe stato più umano e “normale”. Ma ora che è proprio casa nostra nel pieno dell’incendio cambia tutto… Leggi tutto “Ora è proprio casa nostra nel pieno dell’incendio”

Lettera dalla trincea (“Il Foglio”, 18 marzo 2020 )

L’espe­rien­za di un me­di­co dell’ospe­da­le Sac­co di Mi­la­no, tra i ma­la­ti do­ve è scom­par­so per­fi­no il la­men­to

DI AME­DEO CAPETTI*

Al di­ret­to­re – So­no un me­di­co del­la pri­ma di­vi­sio­ne di Ma­lat­tie in­fet­ti­ve dell’Ospe­da­le Lui­gi Sac­co di Mi­la­no, fi­no a ie­ri esper­to di te­ra­pia an­ti­re­tro­vi­ra­le con 650 pa­zien­ti sie­ro­po­si­ti­vi per Hiv, ca­ta­pul­ta­to poi co­me tut­ti in re­par­to Co­vid.

Og­gi ho un at­ti­mo di pau­sa e le scri­vo per con­di­vi­de­re i pen­sie­ri che mi af­fol­lava­no la te­sta que­sta mat­ti­na men­tre gui­da­vo per ve­ni­re in ospe­da­le.

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