La vedi lì, oltre il vetro della subintensiva. Una donna, potrebbe essere mia madre. 60 anni o poco più. Le abbiamo prescritto la CPAP perché l’ipossia era refrattaria all’ossigeno in maschera. Passo a vedere come sta. Ha imparato che non entriamo sempre nella stanza perché i presidi in nostra dotazione sono pochi, quindi misura la saturazione in autonomia. Esulta nel farci vedere che è 98. Le chiediamo tramite un foglio al vetro se fa difficoltà a respirare. Oggi è felice di risponderci di no. E nel ringraziarmi inizia a piangere, è un ringraziamento sentito, con il cuore. E a me queste emozioni attraverso un vetro e dietro una maschera da CPAP, riscaldano la giornata.