Sono un’infermiera che si trova da poco ad affrontare pazienti covid positivi in terapia intensiva. Fino ad un mese fa ero un’infermiera che aveva da sempre lavorato nei blocchi operatori di varie città, nessuna esperienza di rianimazione. Ecco, io sono una di quelle trasferite di reparto per fronteggiare questa situazione. Mi ritrovo in un ambiente nuovo, con delle colleghe esperte che poverine si trovano a dover lavorare con gente come me che si trova spaesata, a cui viene richiesto di essere il più indipendente possibile su terapie, pompe infusionali e gestione di questi pazienti. Certe competenze così specifiche non si possono improvvisare. E purtroppo non solo torno a casa con lo stress della situazione ma anche demoralizzata perché non mi sento all’altezza di fare quello che sto facendo. Vedo giovani ragazzi assunti e messi nelle terapie intensive e mi chiedo come posso io affrontare un reparto che richiede una forma mentis che si acquisisce col tempo e con l’esperienza. Scusate lo sfogo