Passato tutto questo, non ricorderò i turni massacranti o le notti insonni o la ginnastica coronarica quando sai di non poter intubare un paziente che avresti rianimato in qualsiasi altra situazione. Ricorderò solo gli occhi: gli occhi dei colleghi, degli infermieri, dei pazienti. Che ti guardano cercando le stesse conferme che cerchi tu nei loro.
Solo quelli, terribilmente bellissimi.