Lo rifarei altre mille volte

Sono un medico Anestesista Rianimatore, in libera professione, la cui vita il 14 Marzo è cambiata così come a tutti. Nella mia struttura privata quel giorno ci fu detto che dovevamo interrompere le attività chirurgiche di elezione. E così quando una collega primario del reparto di Anestesia e Rianimazione della città mi chiamò per aiuto perché stravolti dallo tsunami Covid, senza pensarci due volte sono corsa in suo aiuto. Sono una ex -oncologica, pertanto non potevo garantire il mio aiuto a Covid, in terapia intensiva, ma ho prestato servizio tutto i giorni in sala operatoria per traumi ed emergenze. Mai come in questo periodo ho avuto paura ad approcciare i pazienti. Ogni
paziente era potenzialmente positivo, chi aveva febbre, chi congiuntivite, chi anosmia, e ancora non si facevano i tamponi. Tutto è andato bene, adesso sono rientrata nella mia struttura privata-convenzionata. Sono orgogliosa e felice di essere stata di grande aiuto a colleghi massacrati dai turni di reparti Covid. Spero in un futuro roseo nonostante tutto e lo rifarei altre mille volte.

Non siamo numeri

Con l’inizio dell’era covid ancora di più si è dimostrato che siamo solo numeri, unità lavorative, funzionali solo allo scopo delle direzioni aziendali. Siamo stati sbattuti in altri ospedali senza un progetto di lavoro, senza neanche formazione sulla vestizione. Qualcuno buttato negli ospedali periferici a tappare buchi di organico. Nessuna parola di conforto, di stimolo dal primario. Solo nervosismo, rabbia, rancore. Leggi tutto “Non siamo numeri”

Una poesia

29Le stanze svuotate,
arieggiate al sole
come in uno stinto sanatorio
[di montagna.
A lungo ho pianto
su questi luoghi
che mai avrei
[immaginato.
Mi appoggerei volentieri
ora
ad un muretto a secco
di un paese a meridione,
dove la solitudine si fa
[cenere
ed io potrei non essere più
[come prima.

Napoli: ufficiale (medico) e gentiluomo contro il coronavirus (da informazionesenzafiltro.it)

di Asmae Dachan da informazionesenzafiltro.it

Mani coperte dai guanti che accarezzano quelle di pazienti spaventati, la mascherina sul volto che lascia scoperti solo due grandi occhi chiari che parlano ai degenti quando non è possibile esprimersi con le parole, il camice bianco e la mimetica. Fabio Rispoli è un giovane dirigente medico anestesista-rianimatore del Policlinico Federico II di Napoli, nell’equipe del professor Servillo e Capitano medico del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana (CRI), impegnato da settimane tra Napoli e Roma nell’emergenza COVID-19. Di tempo libero ultimamente non ne ha più avuto, impegnato nella sua doppia veste contro quello che definisce un “nemico invisibile”, ma il modo di raccontare cosa accade dietro quelle porte, invalicabili persino per i famigliari delle persone ricoverate, riesce generosamente a trovarlo. È anche questo un suo modo di essere vicino agli altri, aiutando a capire, con tono pacato e un linguaggio semplice, una realtà che mai nessuno avrebbe potuto immaginare. Leggi tutto “Napoli: ufficiale (medico) e gentiluomo contro il coronavirus (da informazionesenzafiltro.it)”

Lavorare amando

Ho sempre saputo che eravamo stati chiamati a qualcosa di straordinario….. ora abbiamo la possibilità di dimostrare al mondo cosa significa lavorare amando e dare la vita per amore

Non so più chi sono

Sono un medico, un anestesista rianimatore. O almeno credevo di esserlo prima dell’arrivo del virus. Ne vengo da un passato di emergenza territoriale e medico di pronto soccorso.
25 anni passati a cercare di salvare il prossimo dalle lamiere di un’auto prima, da un arresto cardiaco poi. Ho intubato, defibrillato e massaggiato non so quante persone nella mia vita. Ho dovuto impersonare la morte centinaia di volte.
Ora il virus ha vinto la mia anima e la mia professione, portandoseli via. Dopo 40 giorni trascorsi a cercare di fare respirare esseri umani malati, condannandone a morte tanti non avendo i mezzi per cercare di salvarli tutti mi sento un gran vuoto dentro. Leggi tutto “Non so più chi sono”

Gli eroi sono i miei pazienti

Buongiorno. Ringrazio anticipatamente per lo spazio… Ho sofferto moltissimo quando il mio primo malato Covid non ho potuto farlo vedere dai parenti e le poche notizie che imbarazzato il Medico al telefono dava ai parenti… Ero sconvolta dalla gravità… Un uomo abbastanza giovane in buona salute ben curato… Ho pianto a casa pensando a lui… ai parenti… E tutti turni successivi fino al giorno in cui l’ho lasciato andar via in un sacco nero…
Ho pianto ancora e ancora quando ho ripreso un paziente ancora giovane gravissimo che non respirava e chiedeva aiuto… Leggi tutto “Gli eroi sono i miei pazienti”

Ergonomia

Buongiorno a tutti e buon lavoro.
Mi permetto di sottolineare il mio augurio di BUON LAVORO ricordando a tutti che, soprattutto in questo periodo di forte stress dove si è visto nascere dal nulla reparti complicatissimi come le terapie intensive e con personale nuovo, l’ordine delle cose potrebbe dare un importante aiuto al contenere i disturbi derivanti dallo stress stesso (burnout, disturbi post traumatici, ecc…) e a rendere più sicuro il lavoro. Leggi tutto “Ergonomia”